About Us
La nostra Storia.
Le radici del Circolo
Un punto d’incontro.
L’idea di potersi riunire in un circolo sportivo del Vomero, fu concepita nel lontano 1907, quando su iniziativa di alcuni giovani appassionati, tra cui i fratelli Siniscalco, venne fondato il Circolo “Partenope” con la sua prima sede in Via Luigia Sanfelice e con un solo campo da tennis in cemento.
In quel tempo, il Vomero era un semplice luogo di villeggiatura: il “villaggio del Vomero”, come veniva chiamato, anche se, a livello urbanistico, il suo “ambito” era già stato delineato e regolamentato dal vigente piano regolatore che per esso prevedeva strade larghe, costruzioni di limitata altezza, ville e villette di due, massimo tre piani.
La Via Scarlatti, come strada dei palazzi, era considerato il quartiere alto del Vomero e di tipologia urbanistica tipicamente residenziale. Il Vomero viveva allora una vita avulsa da quella del centro e la costruzione delle prime due funicolari, Chiaia e Montesanto, segnò l’avvio del suo sviluppo, legandolo in un certo senso al centro cittadino.
Il Vomero era anche il luogo preferito degli artisti napoletani dell’epoca. Al caffè De Crescenzo, in Piazza Vanvitelli, si trovavano spesso seduti ai tavolini dal piano di marmo Pratella, Casciaro, Ricchizzi, Luca Postiglione e tanti altri.
Era il tempo dei tram e delle carrozzelle e quel piccolo centro, il Villaggio del Vomero, aveva solo un paio di Cinema, l’Ideal e la piccola Floridiana ed un paio di teatri, il Regina ed il Flora Park.
Aveva altresì parecchi Circoli culturali, talvolta luoghi di attività mondane e sportive. Il tennis, nel nuovo Circolo voluto dai fratelli Siniscalco, salvo la passione di pochi, rappresentò inizialmente, anch’esso, un’occasione mondana, “un punto d’incontro” per trovare la maniera di divertirsi. Il suo primo Presidente fu l’ing. Francesco Siniscalco che provvide subito a sostituire il campo in cemento con due campi in terra battuta.
Correvano, più tardi, gli anni del primo dopoguerra 1915-1918 quando fu operata una prima fusione del circolo “Partenope” con un altro Club raggruppante altri appassionati e che era dotato anch’esso di un campo in Via Scarlatti all’angolo con Via Morghen. Dalla fusione nacque appunto un nuovo Circolo che si chiamò “ Tennis Club Vomero”.
Alla ricerca di spazi verdi
Su quei campi di Via Sanfelice e di Via Scarlatti si organizzavano manifestazioni sportive di varia natura che vedevano impegnati i giovani vomeresi anche in altri sport, quali scherma, boxe, lotta greco-romana, peraltro aderenti alla realtà socio-politica di quel tempo. La passione con la quale si praticavano gli sport in quel periodo spinse la gioventù a cavalcare qualsiasi circostanza favorevole che consentisse loro di avere a disposizione spazi verdi.
Così venne fondato il “Tennis Club Rosalba” in fondo a Via Luca Giordano, al cui campo esistente ne venne aggiunto un altro in aggregazione ai campi di Via Sanfelice e di Via Scarlatti. Le esigenze e le potenzialità tennistiche di quei giovani portarono poco più tardi, anche a seguito della utilizzazione per fini edificatori della collina del Vomero, alla scoperta di un ulteriore spazio libero in Via Stanzione, ove furono creati altri due campi.
La sede del neonato Tennis Vomero restò, però sempre in Via Sanfelice, ove purtroppo, l’ampliamento della stessa, operato con uno chalet in legno venne distrutto completamente a seguito di un incendio proprio nel giorno (12.11.1935) della sua inaugurazione. La vita del Circolo potette riprendere solo al cessare del secondo conflitto mondiale, iniziatosi per l’Italia nel 1939. Nel 1940, purtroppo, alcune bombe avevano distrutto anche i campi di Via Stanzione, così che un’azione di rinascita e di rinnovamento potette avvenire solo più tardi ad opera di una gestione commissariale prima e di una nuova Presidenza poi, nella persona dell’ing. Arturo Vescovo.
Intanto erano stati rifatti i campi in Via Stanzione sui quali si organizzavano tornei di rilancio ed altre attività che videro progredire il Circolo fino al 1950, con le Presidenze Vescovo, Mazzariti, Martinez. La sempre più crescente richiesta di spazi edificatori, già evidenziatasi nel dopoguerra, doveva condizionare notevolmente le aspirazioni della collettività sportiva vomerese, in quanto i suoli su cui erano stati ubicati i campi venivano richiesti dai proprietari per trasformali in terreni edificatori.
Seguirono vicende giudiziarie ed infine addirittura ordinanze di sfratto, due delle quali colpirono i terreni di Via Massimo Stanzione ed i campi da tennis ivi allocati, i quali purtroppo dovettero essere abbandonati, assieme a quelli di Via Luigia Sanfelice. Finalmente nel 1952, il Circolo Tennis Vomero potette disporre di una lingua di terreno, già destinata ad ampliamento stradale, nella zona a ridosso di vico Acitillo e dell’attuale Via Rossini. Il primo Presidente fu l’Ing. Francesco Siniscalco – 1907 – a cui seguirono, dopo la fusione con il “Tennis Club Rosalba” che dette vita al “Tennis Club Vomero”, 1931 – Avv. ANTONIO COCOLA e di seguito, fino agli anni ’50, tra i Presidenti si ebbero l’Ing. ARTURO TURRINI, il Comm. PINI, una parentesi commissariale con l’Ing. RAFFAELE GRANITO ed ancora l’Avv. ALESSANDRO MUNIZ e l’Ing. MARIO CAVALLI.

Consiglio di Amministrazione

Francesco De Lise

Presidente

Dott. Francesco Buono

Vice Presidente

Stefano Mazza

Deputato alla casa

Fabrizio Sbriglia

Direttore sportivo

Federico d'Atri

Deputato alle attività ricreative

Mariano Ramondini

Segretario

Carmine Caccia

Deputato al gioco delle carte

Commissione dei Probiviri

Renato Berenzone

Giovanni Polidoro

Alberto Maria Picardi

Commissione Collegio Sindacale

Silvio Vacatello

Giuseppe Esposito

Vittorio Delehaye