A fine settembre, puntuale come sempre ecco TC Vomero Magazine che ci accompagnerà in questa prima parte di autunno. I tanti appassionati che ci seguono troveranno un magazine ancora più ricco, con il grande Jannik Sinner in copertina, e con il tema del doping aperto, sviluppato e sviscerato alle pagine 8 e 9 da Alberto Maria Picardi, pezzo forte del nostro periodico.

Il nostro caro Sinner a parte, “TC Vomero Magazine” parte con un servizio a pagina 3 di Mariano Ramondini, ideatore e curatore del progetto editoriale, dedicato al tifo nel mondo del tennis. Si continua con un saggio del prof. Gennaro Russo sul tema “Vittoria e sconfitta, cogliamone gli insegnamenti”. Appuntamento con la nostra storia e con la firma di Marco Lobasso che racconta l’epopea di Davide Carasso negli anni 30, il più forte giocatore che abbia mai avuto il TC Vomero prima della Seconda Grande Guerra. Il Tigre del Vomero sfidò e battè il grande Carlo d’Avalos campione d’Italia. Dopo la storia, la tradizione con il “Punto di vista” di Massimiliano Aiello dedicato al meraviglioso oggetto della macchina da caffè. A pagina 11 un gradito contropiede nel mondo di altri sport, con un articolo dedicato alla storica Accademia Nazionale della Scherma, firmato dal suo vice presidente Emilio Basile. Segue un atteso punto sul gioco del Burraco e sulle sue storie infinite. A pagina 13 scocca l’ora della serie A2 del Tennis Vomero, fiore all’occhiello di tutta la stagione agonistica del nostro club, con una presentazione curata dal direttore sportivo Fabrizio Sbriglia. Si arriva al mondo dello spettacolo con Stefano Mazza che ci racconta la splendida avventura dello spettacolo del grande comico napoletano Paolo Caiazzo al nostro club, nell’estate appena andata via. Dulcis in fundo, la presentazione di un volume particolare, “Rovesci” di Giuseppe Farese, un giallo napoletano con uno sfondo fatto di tennis e dei suoi circoli vomeresi che non poteva passare inosservato al TC Vomero. Lo presenteremo al Club a novembre e sarà il trionfo della narrativa partenopea.